Quarantennale testimonianza di Angelo Casalese

La testimonianza di Angelo Casalese, articolata e appassionante, è molto significativa.

Quarantennale testimonianza di Maura Ragazzoni

Ho conosciuto Maura Ragazzoni negli anni novanta, grazie a Gualberto Alvino, mio sodale ai tempi dell’ università, entrambi studenti di Lettere alla Sapienza di Roma. L’amico Gualberto, al quale sono debitore di un pregevolissimo saggio critico sulla mia produzione poetica, in quegli anni novanta era, come me, un giovane insegnante di lettere nonché già dotto e raffinato linguista e critico letterario. Fu lui a indirizzare alcune sue allieve, tra cui Maura, ai miei corsi di teatro a Frosinone.

Quarantennale testimonianza di Stefania Maciocia

Come ha ben riferito nella sua significativa testimonianza, quando, a partire dagli inizi del terzo millennio, Stefania Maciocia è entrata prima in contatto e poi a far parte integrante della Compagnia, proveniva da esperienze teatrali molto distanti da un teatro della parola e della voce che, pur operante sul versante della ricerca, costituisce la cifra dominante del Teatro dell’Appeso. Eppure, ha saputo con perizia e passione “riconvertirsi” ad un altro linguaggio teatrale, immettendo nel circuito creativo della Compagnia stessa la sua differente e pur convergente professionalità.

Quarantennale testimonianza di Roberta De Iesu

Roberta De Iesu è stata mia alunna al liceo scientifico “F. Severi” di Frosinone. Una delle mie alunne più appassionate e competenti, in una classe in cui era un piacere fare lezione di italiano e latino perché si avvertivano un’attenzione e un interesse rari.

Quarantennale testimonianza di Francesco Carlesi

La collaborazione artistica con Francesco Carlesi, pianista ed arrangiatore di grande e virtuosa valenza, che ha impreziosito diversi spettacoli di teatro canzone della Compagnia e alcuni miei recital poetico-teatrali, è stata ben presto arricchita da una cordiale amicizia. La sua testimonianza, così generosa e lusinghiera, descrive al meglio una costante tendenza della mia attività di artista e di intellettuale: la ricerca interdisciplinare e multidisciplinare.

Amedeo di Sora

QUARANTENNALE TESTIMONIANZA DI MARINA TESTA

Erano gli anni Novanta, quando i percorsi di Marina Testa e della Compagnia Teatro dell'Appeso s'incrociarono. Un saggio di fine anno e la studentessa di liceo, all'epoca frequentava lo Scientifico di Frosinone nel quale insegnavo e dirigevo un corso di educazione teatrale, diventò presto una neofita attrice. Di pari passo coltivò anche la sua professione, è una giornalista.

QUARANTENNALE TESTIMONIANZA DI MARIA DEL GESSO

Maria Del Gesso, per oltre dieci anni, ha fatto parte della Compagnia Teatro dell’Appeso dando il suo prezioso  e costante contributo non solo come attrice ma anche come segretaria e collaboratrice organizzativa.

QUARANTENNALE TESTIMONIANZA STEFANO SPALLOTTA

Quando nel 2003 decisi di tornare a cantare (pochi sanno che da ragazzo, insieme ad alcuni amici d’infanzia, formai un “complesso” che chiamai “Gli Athànatoi”, dal greco antico “Gli Immortali”, di cui ero la voce solista) per portare in scena spettacoli di “teatro canzone” dedicati agli “chansonnier” francesi, a Fabrizio De André, a Piero Ciampi, a Luigi Tenco e, in generale alla canzone d’autore, chiesi all’amico, nonché storico collaboratore in

QUARANTENNALE TESTIMONIANZA DI ANDREA DI PALMA

Come tanti altri giovani aspiranti attori, Andrea Di Palma ha iniziato il suo percorso di iniziazione al teatro sotto la mia direzione, dieci anni fa, partecipando ad un corso di formazione teatrale a Frosinone.

QUARANTENNALE TESTIMONIANZA DI GIORGIA FELLI

 

Giorgia Felli ha fatto parte della Compagnia Teatro dell’Appeso nell’ultimo decennio del secolo scorso, un decennio ricco di eventi culturali, spettacolari e didattico-pedagogici. In quegli anni novanta, Giorgia ha partecipato come attrice a numerosi spettacoli. Le foto che vedete la ritraggono in un momento di relax delle prove (io, Giorgia e Vilma Marcoccia ridiamo di cuore, a riprova del fatto che, come affermava giustamente Vittorio Gassman, “in teatro ci si diverte soffrendo”), nel recital poetico “La barca dell’amore” (con Paola Fontana e Marina Testa), nel “Miles gloriosus” di Plauto e  nel recital-concerto per voci e silenzi “Il delitto di sognare” da “Le notti bianche” di Dostoevskij, spettacoli nei quali io ero attore e regista. 

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