QUARANTENNALE TESTIMONIANZA DI FRANCESCA REINA

Francesca Reina, pur non facendo parte della Compagnia Teatro dell’Appeso e avendo lavorato in proprio e con altri registi che hanno concorso alla sua formazione di attrice, ha seguito sempre con grande interesse e profitto i miei corsi di vocalità e di dizione e, da diversi anni anni, collabora in modo costante e fattivo alla produzione spettacolare dell’Appeso (ricordo, tra gli altri, “Il vantone” di Pasolini e “L’amore medico” di Molière), dando prova di perizia interpretativa, serietà nelle prove ed encomiabile spirito di gruppo nel concorrere alla risoluzione di problemi pratici e logistici. Francesca è un’attrice valente e appassionata nonché una cara e sincera amica e, nel ringraziarla per la sua bella testimonianza, mi auguro che la nostra collaborazione possa prolungarsi e arricchirsi ancora negli anni a venire.

Amedeo di Sora 


L’Esèmpio Ho conosciuto Amedeo Di Sora nel mio primo anno di liceo, una figura elegante con fare deciso; destava imbarazzo nel suo fiero incedere...Poi inizió a parlare con la sua voce flautata, la prima parola che mi colpì fu “esèmpio”, pronunciata come fosse musica. Ci perdiamo di vista per qualche anno per poi iniziare una collaborazione attorno al 2006 dopo aver assistito ad uno splendido e coraggioso adattamento della “Casa di Bernarda Alba”, un allestimento del Teatro dell’Appeso per la regia di Amedeo Di Sora. Da quel momento Amedeo è stato un maestro, un mentore, un regista, un compagno di scena, un amico, un Esèmpio. Esempio di cultura, di determinazione, di fedeltà alla scena, di rispetto per l’arte. Con gratitudine e orgoglio mi ritrovo ancora oggi ad ascoltare la sua “musica“ ed a seguire il suo “esempio”.

Grazie, Caro Amedeo 



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