QUARANTENNALE TESTIMONIANZA DI BARBARA ABBRUZZESI

Ho conosciuto Barbara Abbruzzesi quando era una studentessa liceale appassionata di teatro e di poesia, ho letto le sue prime poesie e le conservo ancora come un dono prezioso. La sua avventura con l’Appeso è ben descritta in questa intensa e importante testimonianza.
Ringrazio di cuore Barbara, oggi valente insegnante e poetessa, per le belle parole di affetto e di stima.

Amedeo di Sora

Ho avuto la fortuna di incrociare Amedeo Di Sora nei corridoi del mio liceo. A lui ho dato in lettura i miei primi versi tra la sfrontatezza e l'urgenza di un contraltare. A lui devo il mio avvicinamento alla storia del teatro, nel primo anno di sperimentazione scolastica dell'ora alternativa all'insegnamento della religione cattolica, e al mio fare-teatro, dietro l'occhio di bue, tra le sceneggiature e la regia.
Non ho mai amato recitare e Amedeo ha sempre rispettato la mia indole seppur insegnandomi l'importanza della sperimentazione, che è primariamente sperimentazione sul sé: il teatro è il tempo sacro del gioco, il teatro è la vita.
Per un'amante della parola come me, Amedeo e il Teatro dell'Appeso sono stati importanti tasselli per la costruzione di chi sono e di chi cerco di essere: "aver cura e prendersi cura" guidano le mie scelte quotidiane sempre, in memoria di quei momenti comunitari del Teatro dell'Appeso e di quella meravigliosa complicità.

Barbara Abbruzzesi

  INFORMATIVA PRIVACY

Copyright© 2011 Compagnia Il Teatro dell' Appeso