Roberta De Iesu è stata mia alunna al liceo scientifico “F. Severi” di Frosinone. Una delle mie alunne più appassionate e competenti, in una classe in cui era un piacere fare lezione di italiano e latino perché si avvertivano un’attenzione e un interesse rari. Roberta all’università scelse gli amati studi letterari ed ora è una bravissima insegnante ma, come ricorda nella sua bella e significativa testimonianza, ha fatto parte della Compagnia come “addetta alla comunicazione e all’organizzazione di eventi”, dimostrando anche in questo ruolo, così importante per la vita di una compagnia teatrale, capacità ed impegno lodevoli.
Amedeo di Sora
<< La Compagnia Teatro dell’Appeso compie 40 anni e per un breve periodo le nostre strade si sono incrociate. Amedeo di Sora è stato prima di tutto il mio professore di lingua e letteratura italiana e latina al liceo “Francesco Severi” di Frosinone. Che si parlasse di Orazio o si leggesse Montale, dietro la cattedra c’era un cultore della parola, un attento ricercatore del bello, che della lingua e della letteratura - infatti - raccontava la bellezza.
Leggere ad alta voce, in classe, era un momento prezioso in cui ognuno esplorava le possibilità della propria voce che si faceva sostanza e ora è ricordo. Molto spesso ero nel pubblico degli spettacoli della Compagnia Teatro dell’Appeso e mi lasciavo rapire dall’abilità scenica del mio professore che diventava attore, cantante, regista, un vero artista.
Finita la scuola, Amedeo mi propose di collaborare con l’Appeso come addetta alla comunicazione e all’organizzazione di eventi e trasferte; accettai entusiasta. Iniziarono, così, per me i giorni dietro le quinte del Teatro dell’Appeso, i giorni in cui gli eventi prendevano forma attraverso il lavoro sinergico di professionisti, la guida esperta di Amedeo, e le idee di tutti.
Amedeo, infatti, ha sempre incoraggiato il mio ruolo, sebbene marginale rispetto a chi calcava la scena, perché a suo dire ognuno contribuisce alla creazione artistica, ognuno con il proprio piede lascia un’orma. Ed eccomi quindi partecipe di riunioni, prove, prime e repliche, all’insegna della condivisione e della socialità.
Una volta, in effetti, ho preso la parola davanti un pubblico meraviglioso nella splendida corte del Castello Boncompagni Viscogliosi di Isola del Liri: avrei dovuto introdurre Amedeo e accoglierlo sul palco per il suo recital omaggio a Fabrizio De André, ma per un’insolita mescolanza di emozione e inesperienza lo presentai come Amedeo De André! Un lapsus linguae evocativo di tutta la stima e l’affetto per il mio Maestro. >>
Roberta De Iesu